San Calogero ed il culto di Kronos

San Calogero ed il culto di Kronos

Il culto di San Calogero ha goduto una vasta diffusione in diversi comuni siciliani, quali Naro, Agrigento, Sciacca dove secondo la leggenda morì, Petralia Sottana, Termini Imerese, Frazzanò, S. Salvatore di Fitalia, Aliminusa.

Questo culto si va ad inserire nella Sicilia recentemente cristianizzata del settimo secolo dove si impone su uno di quei culti gentili che i cristiani hanno voluto cancellare sovrapponendo il culto di un santo.

I nomi, le feste e la figura del santo ci aiutano nella comprensione di quale divinità potesse essere venerata in origine.

Innanzitutto va detto che il santo viene raffigurato di colore nero, la motivazione è tuttora sconosciuta, tanto che viene chiamato anche il Santo Nero.

Molti studiosi convengono con noi, che similmente alla madonna nera di Tindari, questo colorito si riferisca a divinità ctonie del mondo greco-romano. In particolare noi pensiamo che non sia casuale e sia perfetta immagine del Dio della Nigredo, Saturno.

L’iconografia del Santo è quella di un’eremita barbuto, similissima a quella di Saturno.

Le festività del santo ricadono principalmente a Giugno il 18. E ad Agosto il 24 come ad Aliminusa dove si festeggia insieme al santo l’avvenuta raccolta del grano, a cugghiuta.

In tale festa si fa una raccolta, prima di grano ed ora di denaro, da offrire al Santo.

A noi sembra che sia il grano che il denaro siano pieni simboli da ricondurre al Dio della Ricchezza, Saturno.

Gli elementi sembrano proprio richiamare il culto di una divinità connessa all’agricoltura.

La storia di San Calogero vuole che il santo decise di morire sul monte Kronio di fronte Sciacca, un monte che secondo gli antichi Greci era sacro proprio al dio Kronos.

Il culto di Kronos vanta un largo culto in Sicilia. I vari popoli indigeni della Sicilia sostenevano loro stessi che Kronos dopo essere stato spodestato da Zeus si era rifiugiato in Sicilia.

Così che città quali Trapani o Messina si rifanno ad un origine cronia, visto che entrambi derivano dal mito della falce di Saturno caduta dal cielo. A Trapani vi è una statua del Dio che sormonta la piazza dedicata a Saturno di fronte la chiesa di S. Agostino.

A Mistretta si conserva tuttora il culto di Kronos, conosciuto qui come un gigante leggendario dalle fattezze guerriere al servizio della madonna della Luce.

Non è difficile pertanto immaginare che il culto di Kronos si sia trasformato in quello di Santo Calogero.

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